Bentrovati. Mentre prosegue l’Assemblea generale dell’Onu a New York, i capi di Stato e di governo si sono riuniti in questi giorni anche per la revisione intermedia dell’Agenda 2030, trovando l’accordo su una risoluzione comune che punta a rilanciare l’azione per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Nella sua rubrica “
Scegliere il futuro” il direttore scientifico dell’ASviS
Enrico Giovannini ha sottolineato l’importanza di questo incontro. Poi da New York,
nel corso di un Asvis live con altri ospiti, ne ha commentato i risultati.
“Invece di non lasciare indietro nessuno, rischiamo di lasciare indietro gli SDGs stessi”, ha ammonito il segretario generale dell’Onu Guterres, per il quale c’è bisogno di “una nuova Bretton Woods”: un piano di salvataggio di 500 miliardi di dollari l’anno per affrontare almeno sei aree prioritarie di intervento.
Qui il suo intervento introduttivo.
La formazione online favorirà un equo accesso all’istruzione? Oppure, come alcuni temono, rafforzerà le disuguaglianze digitali e, di riflesso, quelle educative? Di questo tratta il
focus della settimana di
Maddalena Binda, che analizza anche le nuove possibilità offerte dall’intelligenza artificiale, tra chatbox, classi immersive e realtà aumentata.
Nella nuova puntata di
C’è futuro e futuro,
Daniele Battista, esperto di media, spiega perché ci troviamo immersi in un processo di “desacralizzazione della politica”: uno degli effetti più evidenti, dice, è la personalizzazione della comunicazione politica e il declassamento dei partiti e dei relativi programmi.
Remo Lucchi risponde,
nel suo intervento, a un’altra domanda: in un contesto caratterizzato da accadimenti sociali importanti, e il più delle volte preoccupanti, come cambia la comunicazione, anche pubblicitaria, delle aziende?
Flavio Natale ci parla dell’
iniziativa di sei giovani attivisti portoghesi, che hanno portato 32 Paesi (tra cui l’Italia) in tribunale per inazione climatica.
In questa segnalazione i ritardi nella parità di genere secondo uno studio di Un Women e Un Desa.
Un aggiornamento anche per il blog
Dialogo italo-tedesco per lo sviluppo sostenibile:
Karoline Rörig ha intervistato Michael Braungart, ideatore di una brillante iniziativa che vede come fine ultimo l'eliminazione del concetto di rifiuto.
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Buona lettura.
a cura di Andrea De Tommasi