Tra crimine e giustizia: un’analisi del rapporto Onu sulla Marcia di Gaza
Israele, scrive la Commissione di Indagine delle Nazioni unite, ha dimostrato in passato di non voler condurre indagini indipendenti sui crimini commessi. Per questo dovrebbero intervenire gli Stati e la Corte Penale internazionale: per porre fine all’impunità.
Durante la 40° sessione ordinaria del Consiglio per i Diritti Umani dell’Onu apertasi a Ginevra il 25 febbraio, è stato pubblicato il rapporto della Commissione di Inchiesta (Commission of Inquiry) istituita dal Consiglio e relativo alla “Grande Marcia del Ritorno”, una serie di dimostrazioni in territorio di Gaza lungo il confine con Israele – iniziate il 30 marzo 2018 e non ancora concluse – per richiedere, in base alla risoluzione 194 dell’Assemblea Generale dell’Onu, il ritorno dei rifugiati palestinesi nelle terre d’origine lasciate forzosamente nel 1948 in concomitanza con la nascita dello stato di Israele, e al tempo stesso richiamare l’attenzione sulle drammatiche condizioni di vita a Gaza dopo 11 anni di blocco da parte di Israele.
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