Sud Sudan, ex bambini soldato tornano nelle loro comunità: “Percorso difficile ma gratificante”
Un anno fa, équipe di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno avviato un progetto per aiutare gli ex bambini soldato in Sud Sudan a reintegrarsi nelle loro comunità. Il più piccolo di loro ha 10 anni; un terzo sono ragazze. Hanno portato armi e subito o testimoniato violenze. MSF ha garantito loro assistenza medica e attività di salute mentale e recupero, per aiutarli a superare i traumi, i flashback e i pensieri suicidi, ad essere riaccolti nelle loro famiglie e a riprendere una vita normale. Finora, 983 bambini sono stati smobilitati nella città di Yambio, 3.100 in tutto il Paese. “Le persone ci chiedono se è possibile che questi bambini si riprendano. La risposta è sì, certo - racconta Silvia Marquez, responsabile delle attività di salute mentale di MSF - vediamo bambini e adolescenti che hanno subito enormi traumi e difficoltà, ma che non vedono l’ora di diventare membri attivi delle loro comunità. È una cosa davvero toccante”