Si combatte per Idlib ma nessuno pensa ai siriani
Dicono che la guerra in Siria sia arrivata al capolinea, ma la realtà è che si tratta di un conflitto sempre più internazionalizzato e complesso. La lista dei paesi coinvolti è impressionante e rende la Siria il banco di prova per diversi rapporti di forza globali.
Nella notte tra il 15 e il 16 settembre, l’aviazione israeliana ha bombardato alcuni obiettivi nei pressi di Damasco, depositi di munizioni chiaramente legati all’Iran. Nel giro di 18 mesi, Israele ha effettuato, senza tanti proclami, almeno 200 raid aerei in Siria.
Da una decina di giorni l’aviazione russa si è attivata per preparare il terreno all’offensiva a Idlib, l’ultima grande regione che sfugge al controllo del regime siriano. La Russia mantiene da tempo una presenza militare in Siria, soprattuto nella base navale di Tartus, risalente all’epoca sovietica.
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