Si è svolta a New York lo scorso 4-5 ottobre la seconda conferenza internazionale “Riconciliazione culturale tra USA e mondo islamico” alla presenza di decine di leader religiosi da tutto il mondo islamico assieme a rappresentanti cristiani ed ebrei.
Dall’Italia anche Muhammad Pallavicini della sezione Giovani della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, oltre a rappresentanti dell’Ucoii e della Confederazione Islamica Italiana.
Obiettivo dell’iniziativa: “Incoraggiare lo scambio interculturale positivo e favorevole; l'impegno tra il mondo musulmano e gli Stati Uniti come mezzo per raggiungere gli obiettivi condivisi di combattere l'estremismo violento, confutare la narrazione dell'odio e aprire la strada a una nuova fase di relazioni fra gli Stati Uniti e l’Islam basate sulla comprensione reciproca, sul rispetto e sulla fiducia.”
Come si legge nella dichiarazione finale, è fondamentale che “l’elite scientifica e culturale in Oriente e in Occidente” si occupi di questi delicati argomenti “attraverso una lettura consapevole e imparziale. Molti capitoli di questa storia hanno bisogno di documentazione aggiuntiva, mentre altri sono di responsabilità di coloro che li hanno perpetrati con i loro obiettivi materialistici ed espansionistici; questi non sono collegati ai principi spirituali, anche se loro hanno sostenuto la loro adesione ad essi.”
Le proposte di lavoro emerse da queste giornate sono state numerose per coinvolgere ogni livello della società, appunto dall’élite scientifica fino alla ricaduta più esteriore per mezzo di eventi di visibilità quali "un convoglio di messaggeri di pace appartenenti alle varie confessioni che visiterà tutti i luoghi santi di Gerusalemme”.
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