Era inevitabile. In un sito come il nostro, che fornisce informazioni e stimola il dibattito sui possibili futuri, era inevitabile che la tecnologia assumesse uno spazio crescente. E così in questa newsletter, che riunisce gli articoli pubblicati nell’ultima settimana, si parla molto di intelligenza artificiale, mondi virtuali, ruolo dei social media. Al futuro del Metaverso è dedicato il
focus di
Andrea De Tommasi: non solo Meta, l’ex Facebook, ma anche altre grandi aziende stanno effettuando massicci investimenti, inizialmente con magri risultati, ma con grandi prospettive a detta degli esperti. In un modo o nell’altro, entro il 2030 saremo tutti nel metaverso, o nei metaversi perché, come spiega Andrea, non è detto che si affermi un unico mondo virtuale unificato.
È virtuale anche l’
intervista a
John Maynard Keynes, il grande economista scomparso nel 1946, che con mio figlio
Pietro Speroni di Fenizio abbiamo interrogato attraverso
Chat GPT4. Vi confesso che è un po’ una storia di famiglia. Keynes fu fatto conoscere in Italia dal nonno di Pietro, l’economista Ferdinando di Fenizio, ed è per i suoi meriti che il presidente della Repubblica concesse a Pietro di portare anche il suo cognome. Ma torniamo a John Maynard. Il programma di intelligenza artificiale ci ha fornito risposte intrise di tutto il sapere keynesiano, molto attuali in un momento in cui si tende a rivalutare l’importanza dell’intervento pubblico; infatti Keynes 2.0 plaude ai più recenti interventi di Mario Draghi. Manca, forse, lo sprazzo di genialità, l’inatteso che una grande mente può sempre riservarci. Ma per questo tipo di creatività dovremo – temiamo o speriamo – continuare ad affidarci all’intelligenza umana.
Dal
blog di Pietro pubblichiamo anche un altro contributo sulla AI: parla dei modelli
open source, con un viaggio tra cloud, innovazioni e strategie imprenditoriali. Sempre di AI si discute nel
dibattito che
Flavio Natale segnala dal World economic forum di Davos, evento che i giornali tendono a bruciare nelle cronache di pochi giorni ma che invece è fonte di importanti riflessioni al di là dell’attualità. In questo caso, ci si interroga sul potenziale dell’intelligenza artificiale come “grande livellatrice” globale, contro ignoranza e povertà.
Poi, il ruolo dei social media:
Maddalena Binda fa il punto sul loro
uso da parte degli italiani sulla base del rapporto “Digital 2024”, mentre
Sofia Petrarca riferisce sulle
tendenze del commercio che si realizza attraverso queste piattaforme. Nella rubrica
C’è futuro e futuro, il sociologo
Gabriele Giacomini, studioso tra l’altro di comunicazione digitale, ci parla di Internet e diritti.
Affrontiamo anche altri temi: nella sua rubrica
Scegliere il futuro su
Radio radicale,
Enrico Giovannini prende spunto dal
recente convegno dell’ASviS per fare il punto sulla riforma della Costituzione varata due anni fa, che tutela le nuove generazioni. Nel
blog del Giornale della Protezione Civile,
Claudia Balbi ci parla della possibilità di predire i terremoti. E poi, come sempre, il
Museo dei futuri, i
Viaggi nel futuro e gli
Eventi. Tra questi segnaliamo in particolare l’undicesima edizione del
World futures day, la “conversazione globale di 24 ore attorno al mondo” promossa dal Millennium project con molte altre realtà. L’appuntamento è per venerdì 1 marzo.
Buona lettura.
a cura di Donato Speroni
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