Perdono e memoria. 25 anni dal genocidio in Rwanda, Gourevitch: "Non mi aspettavo tale resilienza"
Se 25 anni fa mi avessero chiesto a che punto saremmo arrivati dopo un quarto di secolo, non avrei mai potuto immaginare la situazione attuale. Avrei pensato che ci sarebbe stata molta più tensione. Invece no. I rwandesi non sono vulnerabili, sono resistenti. Dentro".
Philip Gourevitch, 57 anni, scrittore e giornalista del The New Yorker, è considerato a livello internazionale il Primo Levi del Rwanda. E dal celebre autore italiano riprende le famose parole: "E' avvenuto, quindi può avvenire di nuovo".