Niger, i centri dei migranti salvati nel deserto che vogliono tornare a casa
NIAMEY - James ha 40 anni, è liberiano. Usman ne ha 35 e viene della Sierra Leone. Sono partiti dal loro Paese in cerca di una vita migliore. Dopo anni vissuti tra percorsi nel deserto senza scarpe né acqua, lavori in Algeria rinchiusi come prigionieri con il terrore quotidiano di essere deportati, sono arrivati in Niger con l’intenzione di tornare a casa. Del loro rimpatrio volontario se ne occupa l’Organizzazione internazionale per le Migrazioni (Oim), presente in Niger con sette centri di transito, dislocati in buona parte del territorio nigerino. Arrivano qui, a volte per passaparola, quando va bene, altre volte perché salvati nel deserto in fin di vita. Nel giro di massimo due settimane, ritornano a casa.
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