Newsletter Sodalitas -22 Maggio 2020 - Covid 19 -Oltre l'emergenza
COVID-19: OLTRE L'EMERGENZA
GUARDARE OLTRE L’EMERGENZA IN CORSO E AGIRE OGGI PER MITIGARE I RISCHI CHE POTREBBERO PRESENTARSI IN FUTURO
È questo l’obiettivo del progetto di ricerca “Covid-19: oltre l’emergenza” che Fondazione Sodalitas ha definito insieme al Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “Luigi Sacco” dell’Università degli Studi di Milano, diretto dal Professor Massimo Galli. Il progetto si propone di offrire al Sistema Sanitario Nazionale le possibili risposte farmacologiche di volta in volta efficaci per affrontare eventuali nuovi focolai di Covid-19.
CINQUE IMPRESE ASSOCIATE SOSTENGONO IL PROGETTO
La ricerca verrà sviluppata grazie a cinque imprese associate a Fondazione Sodalitas che hanno scelto di impegnarsi direttamente e sostenerne per intero la realizzazione.
Si tratta di: Falck Renewables, Groupe Roullier Zone Italie, Saint-Gobain, Smeg e Whirlpool.
LE FASI DEL PROGETTO
La prima parte del progetto sarà dedicata ad eseguire la tracciatura epidemiologica molecolare del Covid-19 con l’obiettivo di studiarne il patrimonio genetico per ricostruire l’origine dell’epidemia, definirne l’andamento e le traiettorie di dispersione nel territorio del Nord Italia.
La seconda parte sarà quindi rivolta a mettere a punto le possibili risposte farmacologiche basate su una serie di composti antivirali e a testarne direttamente l’efficacia in vitro.
|
“Le cinque aziende associate a Fondazione Sodalitas hanno voluto sostenere questa ricerca perché affronta l’emergenza in corso secondo un approccio di sostenibilità. È fondamentale non farci trovare impreparati di fronte a una nuova possibile ripresa epidemica di Covid-19: le imprese possono dare anche in questa circostanza un contributo necessario per costruire risposte efficaci e sostenibili in una prospettiva di lungo termine”
Enrico Falck, Presidente di Fondazione Sodalitas
“Allo stato attuale delle conoscenze, l’intera epidemia in Italia sembra essere stata il prodotto di una sola introduzione del virus, che ha avuto la capacità di causare un enorme numero di contagi prima ancora che la presenza dell’infezione venisse identificata. La ricerca già in corso saprà confermarci se è stato davvero così o se abbiamo avuto altre introduzioni significative, in grado di determinare contagi secondari nel nostro paese. Un’informazione importante, per meglio capire come il virus si è diffuso. Ancora più importante sarà formare una base di dati per continuare le ricerche come il virus si è evoluto, su quale ‘peso’ sulla sua evoluzione ha avuto la pressione del sistema immunitario dei suoi ormai numerosissimi ospiti umani, se sono state di conseguenza selezionate eventuali varianti, magari anche dalle terapie fino ad ora utilizzate. Questo tipo di informazioni sono molto importanti per ‘ la fase due’ della ricerca sul virus, in considerazione molti obiettivi, compresi gli studi sui vaccini"
Professor Massimo Galli, Direttore del DIBIC L. Sacco dell’Università di Milano