Libia, rifugiati intrappolati senza via d'uscita: "Crudeli le politiche europee sull'immigrazione"
Un anno dopo l’ondata d’indignazione mondiale provocata dalle scioccanti immagini della compravendita di esseri umani in Libia, Amnesty International ha denunciato che la situazione dei migranti e dei rifugiati in quel Paese rimane tetra e per alcuni aspetti è persino peggiorata. Le conclusioni rese note oggi dall'organizzazione umanitaria, in coincidenza con la conferenza internazionale sulla Libia, convocata a Palermo per trovare soluzioni alla paralisi politica nel Paese, mettono in evidenza come le politiche degli stati membri dell’Unione europea per fermare l’immigrazione e l’insufficienza dei posti messi a disposizione per il reinsediamento dei rifugiati continuino ad alimentare un ciclo di violenza, intrappolando migliaia di migranti e rifugiati all’interno dei centri di detenzione libici, in condizioni agghiaccianti.