Caro Francesco,
devo confessare che ho molto esitato a scrivervi questa lettera. Per molto tempo ho subìto la tentazione di tacere, pensando che la mia parola sarebbe stata giudicata a volte pretenziosa e inopportuna. Se oggi mi decido a indirizzarmi a voi è per obbligo di coscienza.
Ormai da anni essa m’ha condotto a elaborare il convincimento che la posta in gioco della dissuasione nucleare, fondata sulla premeditazione d’un crimine contro l’umanità, concerne il senso stesso della civilizzazione. Se prendo il rischio di scrivervi, è essenzialmente per esprimervi questa convinzione d’un vecchio amico della non-violenza, che alle volte arriva a disperarsi.
Lettera al Papa x disarmo nucleare.doc (49152)