Continueranno ad accogliere a proprie spese le circa 500 persone che in base alla nuova legge non hanno più diritto all'accoglienza e al relativo contributo. «Rispettiamo le istituzioni ma la nostra coscienza ci impone di andare oltre quanto previsto dallo Stato, per il bene dei nostri ospiti ma anche delle comunità che le accolgono, che si troverebbero a fare i conti con migranti abbandonati a loro stessi e quindi facile preda dei circuiti irregolari», ha detto Luciano Gualzetti.