L'Europa povera. Le associazioni non governative ed Eurostat per una volta concordano: gli europei sono sempre più poveri.
"La povertà non si ferma" dice il rapporto di Secours Catholique pubblicato giovedì 17 novembre a pochi giorni dalle primarie del centrodestra francese.
L'ONG cattolica legata al circuito di Caritas ha basato il rapporto sulle richieste di aiuto e sugli aiuti somministrati presso i propri sportelli: in aumento il numero di famiglie sempre più precarie, soprattutto di stranieri. Su Le Figaro una sintesi della situazione francese.
Il 16 novembre simile allarme arrivava da Save The Children sull'Italia: "un bambino su 3 è a rischio povertà". Nell'indagine di StC, emergono le tante declinazioni dell'impoverimento diffuso: 1 bambino su 4, per esempio, vive in appartamenti umidi e freddi per l'impossibilità dei genitori di pagare il riscaldamento. Segnaliamo, per un quadro generale, l'articolo di Repubblica; su Il Corriere del Mezzogiorno la situazione della Puglia che registra i dati peggiori; su Il Mattino si richiama l'attenzione sull'alto tasso di abbandono scolastico in Campania. Tutti i dati, con le tabelle e le mappe, dell'Atlante dell'Infanzia a rischio sono scaricabili direttamente dal sito di Save The Children, qui.
Intanto a Milano l'Osservatorio Diocesano sulle povertà e sulle risorse denunciava l'inarrestabile aumento di richieste di sostegno, soprattutto tra i milanesi, in particolare adulti espulsi dal mondo del lavoro. Qui il rapporto completo, su Vita una sintesi di questo fenomeno legato alla crisi che continua a fare male.
Sempre il 16 novembre Eurostat confermava che anche a livello europeo 1 bambino su 4 si trova in gravi condizioni economiche soprattutto in Romania, Bulgaria e Grecia. Ne ha scritto Greek Reporter proprio nelle ore in cui il presidente americano Barack Obama incontrava il premier Alexis Tsipras e affermava che "Rabbia e diseguaglianza generano populismi" e che "Il successo di Trump e della Brexit sono l'effetto della cattiva gestione della globalizzazione", come riporta il Wall Street Journal.
Dei ripensamenti illustri a proposito di globalizzazione ci eravamo ampiamente occupati nel numero 7 di RaSta (21 ottobre) ma poiché la discussione continua vi segnaliamo gli interventi di Thomas Piketty sul The Guardian (o in versione francese suFranceInter), e dell'anti-Piketty Deirdre McCoskey su Repubblica. |
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