Bentrovati. Il nostro viaggio di questa settimana parte dalle prospettive del reddito universale di base. I sostenitori affermano che potrebbe aiutare a contenere l’impatto della perdita di lavoro dovuto alla grande trasformazione tecnologica. Altri lo considerano un’utopia irrealistica che graverebbe pesantemente sulle finanze pubbliche. Nel frattempo aumentano i progetti pilota in tutto il mondo. Il
focus è di
Maddalena Binda e
Milos Skakal.
Nella nuova puntata della rubrica video
C’è futuro e futuro,
Alessandro Giraudo, professore di Geopolitica delle materie prime, esamina gli effetti della grande rivoluzione verde sui metalli strategici. Nel suo
podcast su
Radio Radicale, il direttore scientifico dell’ASviS
Enrico Giovannini affronta il tema delle nomine ai vertici delle partecipate pubbliche, da cui – sottolinea – capiremo l’orientamento del governo verso il futuro.
E poi: il “
Rapporto Italia 2032” dell’Italian institute for the future, che descrive l’evoluzione del Paese nei prossimi dieci anni (e le scelte che non possiamo rinviare); i
recenti materiali Ocse sugli impatti dell’intelligenza artificiale su lavoro ed educazione. Sempre in tema di Ai, sul blog
Donne e futuro Annamaria Vicini dice che non è pensabile progettarne lo sviluppo
con così poche donne.
Altre due idee da non perdere.
Remo Lucchi spiega perché la comunicazione è diventata, in ottica di benessere e sostenibilità, una
esigenza prioritaria sulla quale investire.
Renato Chahinian racconta le condizioni in grado di
far decollare la finanza sostenibile, che finora “ha dovuto soggiacere alle irrazionali tendenze della finanza tradizionale”.
Vi presentiamo la nuova scheda fattuale del blog
Next Generation Schools, a cura del Gruppo di lavoro dell’ASviS sul Goal 4, con
il caso della scuola primaria e dell’infanzia Falcone-Borsellino di Roma, che ha coinvolto anche l’associazione Linaria.
Chiudiamo con i nostri
Viaggi nel futuro, curati da
Flavio Natale, e l’
Agenda aggiornata.
Buona lettura.
a cura di Andrea De Tommasi