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Il ministro Martina ha sottolineato come il tema dell’alimentazione riguardi non soltanto l’oggi, ma anche il domani e le generazioni future: per questo, sempre più spesso, si parla di sostenibilità e quindi di "responsabilità". Occorre perciò porsi la domanda di come garantire la sostenibilità ambientale economica e sociale dell'agricoltura e dell'industria alimentare, coinvolgendo non solo i governi, ma anche l’industria, le associazioni, i cittadini. L’Europa ad esempio può far molto, anche nell’ambito della nuova PAC e di ulteriori misure ad hoc e, proprio per questo, il Consiglio informale sull’agricoltura che si svolgerà a Milano a fine settembre sarà dedicato ai temi di EXPO 2015. Inoltre, il governo italiano intende convocare durante Expo un incontro esteso ai Ministri dell’agricoltura di tutti i paesi partecipanti all’esposizione, al termine del quale porre le basi di una “Carta di Milano” raccordata con i processi internazionali in corso.
(leggi l'articolo del Min. Martina su Corriere della Sera)
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Federica Mogherini si è soffermata sul duplice impegno del Ministero degli Affari Esteri a sostegno tanto dell'Expo in generale, quanto dei contenuti che lo animano. In particolare, il ministro ha ribadito la necessità di coinvolgere molteplici attori nell’elaborazione di una strategia comune finalizzata a ripensare il nostro attuale modello di sviluppo, seguendo un percorso a “ragnatela” che metta in connessione tra loro non solo le persone e le istituzioni, ma anche i grandi momenti di dibattito e di elaborazione delle policies, dalle giornate mondiali dell’alimentazione alla definizione dei nuovi obiettivi del Millennio, e così via.
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Il direttore generale della Fao ha portato l'attenzione sulla centralità della lotta alla fame, il primo degli obiettivi del millennio, tra i temi Expo. Secondo da Silva, quella di garantire una corretta nutrizione a tutti non può essere considerata una responsabilità da lasciare alle singole famiglie o agli individui ma deve essere una responsabilità sociale. Una tale condivisione può essere perseguita creando maggiore sinergia tra Expo2015 e gli importanti futuri appuntamenti Onu.
(leggi l'intervista a da Silva su Avvenire)
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Il sindaco di Milano ha ricordato il ruolo determinate che gli enti locali possono avere nello sviluppo di pratiche virtuose. L’attenzione a queste tematiche comincia dal locale. La comune ambizione di creare un ambiente più sano e vivibile non può prescindere dall’adozione di provvedimenti che favoriscano la lotta allo spreco e l’educazione alimentare tra le generazioni più giovani.
(leggi il discorso del sindaco Pisapia)
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Il Commissario Unico ha illustrato la funzione di Expo quale piattaforma di condivisione di nuove idee. Parlando degli importanti progressi fatti da Expo sul fronte del coinvolgimento internazionale e su quello dei contenuti, Sala ha messo in luce la rilevanza dei laboratori attivati per l’Esposizione come ambienti di elaborazione di processi economici e produttivi sostenibili.
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Paolo Barilla si è fatto portavoce dell’impegno del BCFN sul tema della nutrizione sostenibile. Ha illustrato la proposta del “Protocollo sull’Alimentazione e la Nutrizione”, detto anche Protocollo di Milano, i cui firmatari (cittadini, imprese e istituzioni) si impegnano a raggiungere tre macro-obiettivi, con un ruolo cruciale per la partnership pubblico-privato: lotta allo spreco di alimenti, diffusione dell’agricoltura sostenibile, promozione di stili di vita sani.
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Wolfgang Jamann, presidente di Alliance 2015, un network di Ong europee, ha evidenziato l’importanza di una comunicazione continuativa tra mondo associativo e quello delle imprese per creare un ‘common understanding’ e sfruttare la grande opportunità di Expo come palcoscenico globale. La collaborazione su questi temi comincia – e non finisce – con Expo.
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Secondo Carlo Petrini, il reale successo dell’Expo è legato, tra le altre cose, alla capacità di diffondere la biodiversità e adottare da parte del governo una legge sulla difesa del suolo agricolo. E' necessario, ha ricordato il fondatore di Slow Food, che le molte associazioni e i piccoli imprenditori che operano nel settore del food possano sentirsi pienamente partecipi di questa iniziativa e siano in grado di portare il loro contributo.
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Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin non ha potuto prendere parte ai lavori, ma ha assistito in sua vece il Segretario Generale, Romano Marabelli, ed è stato diffuso un suo messaggio, che porta l'attenzione, tra le altre cose, sull'impegno del Ministero per contrastare gli sprechi alimentari.
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