Il metodo Airbnb contro l’occupazione della Cisgiordania
Questa settimana un’azienda turistica ha realizzato da sola più di quanto tutta la sinistra sionista abbia mai fatto per porre fine all’occupazione. Airbnb (che ha deciso di togliere dalla sua piattaforma gli annunci delle case in affitto nei territori occupati da Israele in Cisgiordania) minaccia di essere un duro colpo ai mezzi di sostentamento illegali di duecento famiglie di coloni. Se ci fossero altre duecento aziende come Airbnb, il progetto di colonizzazione comincerebbe a pagare un duro prezzo economico e i suoi responsabili comincerebbero a chiedersi, insieme ad altri israeliani, se ne valga davvero la pena.
Non potrebbe esserci una migliore notizia di questa. Bisogna ringraziare ed elogiare questa rete internazionale di accoglienza turistica, che dopo aver inventato un’attività di successo, ha avuto il coraggio di partecipare a un’iniziativa politica giusta. Airbnb ha spiegato che non ha bisogno di trarre profitto da terre dalle quali sono state cacciate persone. Può esistere un’affermazione più giusta?
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