I bambini sono la metà dei profughi nel mondo
Il pensiero va al confine tra gli Stati Uniti e il Messico, alle immagini dei bambini arrestati e detenuti dalla polizia di frontiera statunitense. Avete visto la foto di un bus usato per portare dei neonati in prigione. Avete il cuore spezzato.
Molti di questi bambini vengono dall’America Centrale, da paesi i cui governi sono stati in passato rovesciati dagli Stati Uniti e dove la società civile è stata polverizzata dalla guerra fredda e dalla guerra alla droga. Vi ricordate gli squadroni della morte, ma sapete anche che la loro violenza è paragonabile agli squadroni della morte dei narcotrafficanti e dei narcostati che fingono di combatterli. I bambini che oggi arrivano al confine sono fuggiti da paesi devastati da politiche commerciali ingiuste e dal suono costante delle armi da fuoco.
www.internazionale.it/opinione/vijay-prashad/2018/07/11/bambini-profughi