Gli Stati Uniti sono pronti per una nuova lotta di classe
Sarah Jaffe sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 6 ottobre con John Eligon e Gary Younge per parlare della mobilitazione sociale contro l’amministrazione Trump.
L’eredità più significativa della crisi finanziaria del 2008 potrebbe essere il cambiamento, ancora in corso, su come gli americani vedono la loro posizione sociale. Lo scoppio della bolla immobiliare e l’aumento della disoccupazione hanno portato milioni di americani a rendersi conto che alle loro vite da “classe media” bastava solo il salto di uno stipendio o due per evaporare. Ora la fase acuta della crisi è passata, ma molti dei posti persi non sono stati recuperati, oppure sono stati sostituiti con impieghi meno pagati e meno stabili.
Il New York Times ha sottolineato un altro aspetto dell’eredità del 2008: la qualità del lavoro dei dipendenti pubblici è peggiorata. Degradare il lavoro nel settore pubblico era una strategia fin dai tempi di George W. Bush. Faceva parte del dichiarato obiettivo di ridurre l’amministrazione pubblica alla misura in cui può essere facilmente annegata in una vasca da bagno. I politici insistono nel dire che la perdita di posti di lavoro nel settore pubblico migliora in qualche modo l’economia, ma questo calo ha avuto esattamente l’effetto opposto per la maggior parte delle persone.
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