Bentrovati.
Nel focus di questa settimana ci poniamo alcune grandi domande sull’intelligenza artificiale. Da Bruxelles a Washington c’è un interesse crescente (e alcuni segnali incoraggianti) per migliorare l’impatto sociale di questi sistemi. È improbabile che le richieste di fermare i progressi tecnologici delle Ai, avanzate dagli stessi che le stanno sviluppando, abbiano successo, ma si fa strada l’idea che per affrontare queste sfide servirà un approccio multilaterale alla governance.
Previsione, prevenzione e gestione dell'emergenza, ma anche la resilienza delle comunità e il ruolo della cultura e della tecnologia per mitigare i rischi sui territori. Sono i temi affrontati dal capo dipartimento della Protezione Civile,
Fabrizio Curcio, nella nuova puntata della rubrica video
C’è futuro e futuro.
Torniamo ad affrontare il tema relativo alle nuove metriche per misurare il benessere collettivo “oltre il Pil”,
con il quarto policy brief del segretario Onu António Guteress in previsione del Summit of the future, con una interessante analisi degli indicatori che ci mancano per ciascun Goal dell’Agenda 2030.
Poi: l’arte del futuro, tra multimedialità e “aurore digitali”,
nel nuovo numero della rivista
Futuri;
l’analisi di
Remo Lucchi su come passare da una società “4.0”, fondata sulla tecnologia, a una “5.0” a misura di essere umano; importanza e limiti dei megatrend nel nuovo articolo di
Roberto Poli per il blog “
Professione futurista”; l’intervento di
Enrico Giovannini per la rubrica di
Radio radicale “Scegliere il futuro” sull’importanza delle recenti "Considerazioni finali" del Governatore Ignazio Visco.
Finiamo con la nostra
Agenda e la rubrica
Viaggi nel futuro, dove si parla di manichini termici, mozzarelle vegetali e di un trend discutibile che sta prendendo piede su TikTok.
Buona lettura.
a cura di Andrea De Tommasi