A seguito della firma da parte di Papa Francesco e dello Shaykh Al Tayyeb dello storico «Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale della convivenza comune» di Abu Dhabi, molte sono state le reazioni da parte cristiana e cattolica. Trasmettiamo la traduzione italiana del comunicato stampa firmato da 17 autorità religiose musulmane d’Europa, membri del Consiglio Europeo dei Saggi Musulmani (European Muslim Leaders Majlis – EuLeMa).
Comunicato stampa EuLeMa
Questa settimana, Lunedì 4 Febbraio, ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, una selezione di centinaia di saggi musulmani internazionali hanno partecipato alla Conferenza sulla Fratellanza Umana e all’incontro tra Papa Francesco e shaykh Ahmad al-Tayyeb.
Tra i partecipanti da ogni regione del mondo e da molte confessioni religiose erano presenti anche alcune rappresentanze dell’Islam Europeo che hanno ricevuto e trasmesso il Documento per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune ai colleghi di ogni Nazione d’Europa.
EuLeMa è un coordinamento di autorità religiose musulmane d’Europa che condividono responsabilità Istituzionali, teologiche e accademiche e sono seriamente impegnati nel dialogo interreligioso e nell’educazione interculturale.
Avendo letto con emozione e attenzione il Documento sottoscritto da Papa Francesco e dallo shaykh al-Azhar Ahmad al-Tayyeb questa settimana nella città di Abu Dhabi, desideriamo esprimere il nostro accorato sostegno e accompagnamento concreto a questa nobile iniziativa e ai contenuti di questo messaggio storico.
Siamo onorati di aderire al generoso invito rivolto a “tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli” e rinnoviamo il nostro impegno alla testimonianza e alla messa in pratica degli insegnamenti contenuti in questa Dichiarazione.
Siamo completamente d’accordo e ben consapevoli che “Questa Dichiarazione, partendo da una riflessione profonda sulla nostra realtà contemporanea, apprezzando i suoi successi e vivendo i suoi dolori, le sue sciagure e calamità, crede fermamente che tra le più importanti cause della crisi del mondo moderno vi siano una coscienza umana anestetizzata e l’allontanamento dai valori religiosi, nonché il predominio dell’individualismo e delle filosofie materialistiche che divinizzano l’uomo e mettono i valori mondani e materiali al posto dei principi supremi e trascendenti”.
Nelle nostre funzioni di rapporti Istituzionali e di formazione educativa nel contesto della società Europea siamo da tempo responsabili nella trasmissione dei valori universali e comuni al Cristianesimo e all’Islam e alle dottrine delle altre comunità religiose. Siamo coscienti che solo la realizzazione di questa prospettiva di rispetto della sacra identità della vita potrà arginare i ghetti, il vittimismo, le discriminazioni e l’omologazione artificiosa e pretestuosa della natura umana.
Grazie a questa esperienza possiamo confermarvi che “Attestiamo anche l’importanza del risveglio del senso religioso e della necessità di rianimarlo nei cuori delle nuove generazioni, tramite l’educazione sana e l’adesione ai valori morali e ai giusti insegnamenti religiosi, per fronteggiare le tendenze individualistiche, egoistiche, conflittuali, il radicalismo e l’estremismo cieco in tutte le sue forme e manifestazioni”.
EuLeMa è lieta di esprimere profonda gratitudine a Papa Francesco e alla Chiesa Cattolica, allo Shaykh Ahmad al-Tayyeb e alla nobile Istituzione di Al-Azhar al-Sharif per i precisi richiami menzionati nel Documento alla Libertà, Giustizia, Dialogo, alla Protezione dei luoghi di culto, alla cooperazione tra Oriente e Occidente, alla condanna del terrorismo, al valore e alla dignità della Famiglia, della Donna, dei Bambini e dei poveri.
Come credenti musulmani e cittadini d’Europa aderiamo all’importante citazione sulla Cittadinanza: “Il concetto di cittadinanza si basa sull’eguaglianza dei diritti e dei doveri sotto la cui ombra tutti godono della giustizia. Per questo è necessario impegnarsi per stabilire nelle nostre società il concetto della piena cittadinanza e rinunciare all’uso discriminatorio del termine minoranze, che porta con sé i semi del sentirsi isolati e dell’inferiorità; esso prepara il terreno alle ostilità e alla discordia e sottrae le conquiste e i diritti religiosi e civili di alcuni cittadini discriminandoli”.
EuLeMa e i suoi membri si riuniranno prossimamente a Bucarest sotto la Presidenza dell’Unione Europea per studiare piste e programmi operativi per aggiornare le nostre attività alla luce dei punti espressi nella Dichiarazione di Abu Dhabi e favorirne il pieno successo.
Rais al-ulama emeritus Mustafa Ceric, Bosnia
Mufti Nedzad Grabus, Slovenia
Imam Yahya Pallavicini, Italy
Imam Tarafa Baghajati, Austria
Sister Amina Baghajati, Austria
President Anouar Kbibech, France
Imam Sheikh Mohammad Ismail, United Kingdom
Sister Souad Onniselka, Finland
Shaykh Umar al-Qadri, Ireland
Mufti Yusuf Murat, Romania
Mufti Skender Brucaj, Albania
Mufti Ramadan Jakubauskas, Lithuania
Shaykh David Munir, Portugal
Sister Nailya Ziganshina, Russia
Imam Abdul-Wahid Pedersen, Denmark
Imam Muhammad Bascelic, Germany
Shaykh Adham Abd al-Al, Poland
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