Eritrea, l'UE è accusata di finanziare progetti che utilizzano "lavori forzati"
La Fondazione di difesa dei Diritti Umani per gli eritrei, un'organizzazione con sede in Olanda e composta da Eritrei esiliati, sta intraprendendo azioni legali contro l’Unione Europea. In una lettera inviata oggi alla commissione Europea, si chiede di fermare immediatamente un finanziamento di 20 milioni di euro alle società di proprietà del governo eritreo con l’accusa di contribuire a normalizzare la pratica di “lavoro forzato”, di fatto utilizzando eritrei costretti al servizio militare obbligatorio. Tempo due settimane per una risposta dalla commissione, se l'UE non accetta, la Fondazione intraprenderà misure giuridiche successive.