Questa settimana FUTURAnetwork affronta due temi molto importanti: il futuro della globalizzazione e quello del settore che gli economisti giustamente definiscono “primario”, l'agricoltura.
Nel suo discorso a Washington in occasione del conferimento del premio Völcker, Mario Draghi ha tracciato un bilancio della situazione economica mondiale e dei suoi riflessi sulla democrazia e sulle disuguaglianze, affermando con coraggio che la globalizzazione ha deluso le aspettative di chi sperava che aiutasse la promozione dei nostri comuni valori. Ha avvertito che per correggere la situazione è necessario "più Stato", cioè maggiori interventi pubblici, anche a costo di aumentare il debito delle nazioni più sviluppate. Una tesi, notiamo, esattamente opposta a quella proclamata a Davos dal presidente argentino Javier Milei, che con la sua motosega vorrebbe tagliare alla radice o quantomeno ridurre a un bonsai la pubblica amministrazione. Questo dibattito tra interventismo e liberismo è forse il più importante per determinare il futuro dei sistemi economici delle nostre nazioni, e ci è sembrato giusto rilanciare l'intervento dell'ex premier nelle sue versioni inglese e italiano. La scheda di presentazione è di
Andrea De Tommasi.
Strettamente intrecciato al problema dell’intervento pubblico è quello dell'agricoltura del futuro. La domanda a cui vuole rispondere il
focus di
Sofia Petrarca è semplice da formulare, ma estremamente complessa nella diagnosi e nelle terapie: è possibile immaginare un contadino felice nei prossimi decenni? Come affrontare il difficile triangolo di sfide poste a chi coltiva i campi e, più in generale, al settore agroalimentare: garantire un'alimentazione adeguata a una popolazione che supererà i nove miliardi nel 2050; far fronte ai cambiamenti imposti dalla crisi climatica e dalla transizione ecologica necessaria per combatterla; assicurare una vita adeguata a chi vive sulla coltivazione della terra e sulla zootecnia, contrastando così la fuga dalle campagne. In materia di agricoltura l'Unione europea ha speso molti soldi e dettato molte regole, forse non sempre nel modo giusto. Il dibattito tra "i trattori" e i "burocrati di Bruxelles", che magari hanno finanziato quegli stessi trattori, è caldissimo e da parte nostra abbiamo voluto dare un contributo di informazione con uno sguardo al domani.
Per i brevi video di
C’è futuro e futuro, il sociologo
Adolfo Fattori ci parla della necessità di adattarci al nuovo ambiente digitale, così come gli animali si adattano agli ambienti naturali per sopravvivere. Non è facile immaginare come si evolveranno le tecnologie, possiamo però riflettere su come organizzare le nostre vite quotidiane per prepararci via via a queste trasformazioni.
A proposito di tecnologie, con
Maddalena Binda andiamo a vedere come esponenti di spicco di due importanti Stati asiatici, il Pakistan e l’Indonesia, hanno utilizzato a proprio vantaggio l’intelligenza artificiale per convincere gli elettori. Entrambi i Paesi si trovano però a dover affrontare problemi reali che non saranno semplici da risolvere.
Foresight, l’osservatorio del Cmcc sulle politiche climatiche e i futuri, ha effettuato un’interessante rilettura del Sesto rapporto di valutazione dell’Ipcc, il più autorevole organismo scientifico sul cambiamento climatico, estrapolando alcuni dati utili sul futuro dei trasporti, e concentrandosi su quattro sfide: elettrificazione, biocarburanti, idrogeno e mobilità. Su questo rapporto
ci riferisce Flavio Natale.
Due nuovi aggiornamenti dalle nostre rubriche:
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS,
si concentra sulla direttiva europea sulla due diligence, che impone alle grandi imprese di seguire regole di sostenibilità, rispetto ai diritti umani, lungo tutta la filiera della produzione;
Annamaria Vicini ci racconta un film-documentario sull’assistenza alle persone anziane.
Infine, come sempre i
Viaggi nel futuro e gli
Eventi. A proposito, venerdì non perdete la quarta puntata del
Musei dei futuri, in onda alle 11:30 su
Rai Radio3: con il direttore del Museo egizio di Torino,
Christian Greco, si parlerà di corpi e della Tomba di Kha.
Buona lettura.
a cura di Donato Speroni
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