COP29: il clima in ostaggio tra greenwashing e diritti negati
La COP29, ospitata a Baku, affronta critiche feroci mentre i negoziati climatici si intrecciano con accuse di greenwashing e violazioni dei diritti umani. Il governo azero, guidato da Ilham Aliyev, ha puntato a rifarsi un'immagine "green", nonostante i recenti arresti di massa e le restrizioni alla libertà di stampa e attivismo.
Attivisti denunciano accordi segreti tra lobby del fossile e funzionari azeri, mentre l’assenza di molti leader europei e le scelte controverse di alcuni Paesi contribuiscono a un clima di scetticismo. La fusione nucleare proposta dall’Italia ha generato disaccordi, evidenziando la distanza tra retorica e azioni concrete contro la crisi climatica.
Resta da vedere se la COP29 segnerà un passo avanti o sarà un'altra occasione persa per il futuro del pianeta.
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