Pandemia, cambio di struttura, rischio di banalizzazione del concetto di sostenibilità, aumento dei contrasti sulla transizione energetica: al termine di un 2021 difficile, l’assemblea degli Aderenti ASviS ha condiviso un bilancio largamente positivo.
di Donato Speroni
Abbiamo superato quota 300. Quest’anno altri 18 soggetti, impegnati nella realizzazione di uno o più Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, sono stati ammessi su loro richiesta all’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) portando il numero complessivo degli Aderenti (al 2 dicembre) a quota 316. A questi si aggiungono 284 organizzazioni a cui finora è stata concessa la qualifica di “associato”, che consente di collaborare con l’Alleanza su specifici progetti.
Il dato è stato fornito all’assemblea di fine anno dell’ASviS che si è svolta il 14 dicembre. Un incontro purtroppo ancora on line, ma molto partecipato, con dodici interventi nel dibattito dopo quelli dei presidenti Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini.
Si potrebbe continuare con i numeri: oltre 770 eventi su tutto il territorio nazionale e anche all’estero, realizzati nel corso del Festival dello Sviluppo Sostenibile; 86mila utenti unici al mese sul portale asvis.it (dati del novembre scorso); crescita di oltre il 170% dei visitatori di futuranetwork.eu; quasi 50mila follower su Facebook e oltre 18mila su Twitter; oltre 14mila articoli in dodici mesi, che citano l’Alleanza.
Per non parlare di tutte le attività non quantificabili così semplicemente: pubblicazione di rapporti, comunicazione, advocacy, educazione allo sviluppo sostenibile, ricerca, attività sui territori. E ancora, le audizioni in parlamento e tutta l’attività “politica” (nel senso più nobile) per l’affermazione dello sviluppo sostenibile in Italia. Come è stato sottolineato in molti interventi in Assemblea, possiamo dire senza temere di essere smentiti che quest’anno l’ASviS è ulteriormente cresciuta. L’unanimità nella riconferma dei presidenti è anche una prova della sostanziale unità della organizzazione nel perseguimento dei suoi scopi, anche se si tratta di una struttura composta da realtà molto diverse.
Tutto questo non era affatto scontato. C’erano da affrontare almeno quattro sfide che cerco di raccontarvi da giornalista, sforzandomi di presentare le cose con obiettività nonostante il mio coinvolgimento.
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