Questa settimana Rai Radio 3 ha affidato “Prima pagina”, la rassegna commentata quotidiana dei giornali, alla professionalità e all’equilibrio del direttore dell’Ansa Luigi Contu, il quale, nel suo commento di lunedì scorso, ha detto
Mi fa impressione leggere i commenti degli ascoltatori alle notizie che noi pubblichiamo sull’Ansa quando queste notizie non vanno nella direzione che noi auspichiamo. Se sei un lettore a favore dei palestinesi e ti senti di sposare la loro causa qualsiasi notizia che va contro questa direzione diventa falsa, diventa costruita dall’altra parte. E questo è un modo di leggere, di ragionare, di capire che ci porta fuori strada, che ci allontana dallo spirito critico che tutti, soprattutto in queste vicende, dobbiamo tenere anche al di là di quello che ci piace o non ci piace. Ma purtroppo questo non sta accadendo, ci si sta radicalizzando. Dalla guerra con le armi si arriva alla guerra delle parole e le persone fanno fatica a distinguere. Dovremmo mantenere tutti quanti un po’ di raziocinio ricordando le lezioni di Kant, ma ahimè...
Correttamente, Contu sottolinea non solo le spaccature che si stanno producendo nell’opinione pubblica a causa dell’attacco terroristico di Hamas e della violenta reazione di Israele, ma anche il deteriorarsi del modo nel quale ci si forma un’opinione: superficialità e scarsa permeabilità alla realtà, quando questa è sgradita, possono rendere ingestibile la democrazia.