I nuovi documenti dell’Onu indicano un atteggiamento proteso alla costruzione di un mondo diverso. Invece, certe scelte nazionali sembrano dettate solo dall’illusione di conservare quello che comunque dovrà cambiare.
di Donato Speroni
Non si parla molto dell’Onu, in questi tempi. Troppi ritardi, troppe situazioni di crisi in cui ha mostrato una sostanziale irrilevanza. Eppure, senza l’operato delle agenzie delle Nazioni unite milioni di persone starebbero peggio e senza la rete degli accordi internazionali intessuti sotto il suo ombrello le condizioni del Pianeta e dell’umanità sarebbero ancor più compromesse.
Il segretario generale dell’Onu António Guterres non demorde, nonostante tutte le difficoltà. Dopo aver lanciato un Summit sul futuro in due tappe, nel settembre 2023 e 2024, per accelerare l’attuazione degli impegni legati all’Agenda 2030, ha avviato la pubblicazione di una serie di policy brief in preparazione di questi incontri. Sono stati pubblicati i primi due, sintetizzati in un articolo su Futuranetwork. Il primo riguarda la necessità di tutelare le nuove generazioni, tema che è al centro di tutte le politiche di sostenibilità. Il secondo affronta il rischio delle crisi complesse che potremmo trovarci ad affrontare nel prossimo futuro.
Sono documenti ricchi di idee. Sul primo tema Guterres propone che l’Onu nomini un delegato speciale per le nuove generazioni, che assista gli Stati membri. Ogni Stato a sua volta dovrebbe sottoscrivere una dichiarazione a tutela delle nuove generazioni e le diverse esperienze verrebbero messe a confronto in un forum internazionale.
Le crisi, tema del secondo documento, dovrebbero essere affrontate con una piattaforma ad hoc, che consenta di predefinire un percorso per affrontarle: dall’identificazione della crisi e il coinvolgimento del Consiglio di sicurezza fino al ruolo dei governi e della società civile in tutto il mondo, per analizzare i dati ed elaborare soluzioni.
È da sottolineare il carattere propositivo di questi documenti, la volontà di sbloccare con nuove iniziative i punti di debolezza dell’azione internazionale verso la sostenibilità a tutto campo.
|