Qualcuno forse penserà che sia solo wishful thinking, che confonda la realtà con i miei desideri, ma mi sembra che una delle grandi novità di queste elezioni, a parte il voto in autunno, sia il ruolo assunto dalla società civile, con incontri, documenti, sollecitazioni ai partiti per dare risposte concrete non solo sui temi di più immediato interesse come le bollette energetiche, ma anche sulle prospettive di medio termine.
In parallelo col calo delle capacità di elaborazione interna delle formazioni politiche, ormai quasi tutte “a democrazia limitata”, con un ridottissimo numero di iscritti rispetto a qualche decennio fa e scarsa partecipazione di base, si è rafforzata la capacità di interlocuzione delle associazioni che esprimono interessi ambientali, economici, sociali e in molti casi i partiti hanno risposto alle domande che sono state poste con indicazioni dettagliate, che però raramente hanno trovato spazio sui principali media. Il dibattito è stimolato anche dalla sensazione che il Paese sia veramente a un punto di svolta, non solo per il possibile cambio di maggioranza, ma per l’importanza delle scelte del prossimo quinquennio, sul piano costituzionale, nell’attuazione del Pnrr e anche perché si tratta di anni cruciali per una politica di sostenibilità a cominciare dalle scelte energetiche. Vediamo come si è sviluppato finora questo dialogo.
L’ASviS ha aperto il fuoco chiedendo l’adesione delle forze politiche a un decalogo di proposte, come già aveva fatto nel 2018. Alcune delle proposte formulate quattro anni fa sono diventate realtà, come la riforma della Costituzione con l’inserimento della tutela dell’ambiente e dell’equilibrio intergenerazionale e la trasformazione del Cipe in Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Lunedì 12 l’Alleanza raccoglierà le risposte dei partiti in un evento che potrà essere seguito in diretta streaming. Il confronto con i partiti sul decalogo dell’ASviS si sviluppa anche nella trasmissione “Alta sostenibilità” su Radio radicale. La prima puntata, con Paola De Micheli (Pd), Valentina Grippo (Azione) e Nicola Procaccini (FdI) è andata in onda lunedì 5.