I Paesi dell'Unione europea mancheranno di circa 13 miliardi di euro i loro obiettivi in materia di aiuto allo sviluppo. Italia e Grecia sono i fanalini di coda.
La cooperazione sta morendo, bisogna ripensarla radicalmente a partire da nuove relazioni tra Nord e Sud del mondo, unendo chi è impegnato per i diritti in Italia e chi s'attiva nei Paesi in via di sviluppo. Questo il senso del seminario internazionale “Requiem per la cooperazione?” organizzato a Roma da Solidarietà e Cooperazione - Cipsi, dal Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) e dagli Enti locali per la pace, al quale sono intervenuti 30 relatori provenienti da quattro continenti.
Le cifre raccontano la cocente sconfitta delle buone intenzioni. Con ogni probabilità, infatti, nel 2010, i Paesi dell'Unione europea mancheranno di 13 miliardi di euro i loro obiettivi in materia di aiuto allo sviluppo. L'allarme nasce dall'attenta lettura di un documento riservato della Commissione europea, elaborato prima del vertice dei ministri dello Sviluppo tenutosi il 17 e 18 febbraio scorsi in Spagna. In quelle pagine, la Commissione raccomanda agli Stati membri diimpegnarsi a raggiungere, entro il 2015, la soglia dello 0,7 per cento del Prodotto interno lordo (Pil), una cospicua porzione di "ricchezza" da impiegare nel riscatto economico-sociale dei Paesi meno sviluppati.
https://www.famigliacristiana.it/articolo/cooperazione.aspx